“Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». (Giovanni 4,49-51)

Il Vangelo di oggi ci mostra una guarigione a distanza, senza un intervento diretto di Gesù; quel funzionario chiede aiuto per il suo bambino, e gli chiede di andare a vederlo, crede che Gesù può fare qualcosa per lui. Ma Gesù, dopo aver criticato chi cerca solo di vedere i segni, chiede un supplemento di fede a quell’uomo: che creda alla sua parola anche se non vede immediatamente l’esito di queste sue parole. E così avviene la guarigione. Anche noi vorremmo vedere i segni di Gesù, magari immediatamente, ma il Signore ci chiede di perseverare nel chiedere con fede, senza stancarci e di credere che comunque le nostre preghiere non si perdono ma sono sempre ascoltate da lui.