La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “Pace a voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”. Detto questo, soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo. (Giovanni 20,19-22)
Pace a voi! Sono le prime parole che Gesù Risorto dice quando appare ai discepoli; poi si fa riconoscere mostrando loro le piaghe ancora aperte della passione e dona lo Spirito Santo per la missione. E così avviene otto giorni dopo dove anche l’incredulo Tommaso è costretto a riconoscere la sua poca fede di fronte alla testimonianza degli altri discepoli. La Parola di questa domenica ci fa compiere un viaggio dal giorno di Pasqua ad oggi, dalla prima apparizione di Gesù in mezzo ai discepoli smarriti e confusi, all’incontro con Tommaso incredulo ma desideroso di incontrarlo. Lui entra sempre a porte chiuse quando meno ce l’aspettiamo, entra per sovvertire le nostre umane certezze, entra per darci un incarico molto importante: continuare la sua opera con la testimonianza della Risurrezione e l’annuncio del Vangelo; non si ferma di fronte ai nostri rinnegamenti, alle nostre fughe, ai nostri smarrimenti, alle nostre incredulità… ma ci dona il suo Santo Spirito per convertirci ed aiutarci a vivere e a testimoniare la gioia della salvezza ricevuta. Alleluja!