“Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso. Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone. Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il giorno del Signore”. (Ebrei 10,23-25)
Abbiamo iniziato la Settimana Santa dove saremo guidati a contemplare la Passione, Morte, Risurrezione del Signore. Questa è la nostra speranza: sapere che Dio non ci ha abbandonato ma ha voluto donarci la salvezza per mezzo di suo figlio Gesù, lasciando che soffrisse al posto nostro e donasse tutta la sua vita per noi. Di fronte a questo mistero del Dio fatto uomo anche noi possiamo fare qualcosa: vivere e testimoniare attenzione, carità, amore gli uni per glia altri, anche se a distanza in questo periodo. E, come scrive l’autore della lettera agli Ebrei, non disertare le riunioni: certamente ora possiamo farlo solo attraverso i mezzi di comunicazione, ma facciamo tesoro di queste difficoltà affinché rimettiamo al centro della nostra vita colui che ha dato la vita per noi.