“La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti
e annullerò l’intelligenza degli intelligenti“. (1 Corinzi 1,18-19)
La croce era un sistema degli antichi romani per infliggere sofferenza e morte, un supplizio terribile; scandalo e stoltezza, per chi non crede, pensare che un uomo si lasci volontariamente crocifiggere, tanto più Gesù, vero uomo vero Dio. Ma per chi crede tutto questo è occasione di vita nuova, salvezza, la potenza di Dio che si manifesta con la sua infinita misericordia. Contempliamo la croce e in questi giorni attingiamo a questo immenso amore.